Settembre è il mese dei buoni propositi per molti, specie in termini di salute e cambiamento delle abitudini di vita, ma è anche il momento in cui molti appassionati di body building e amatori del fitness ritornano dal nutrizionista per recuperare il peso perso durante la fase di definizione (in genere antecedente al periodo di vacanza, momento di massima esposizione del corpo).
I mesi di taglio delle calorie, costati non pochi sacrifici e rinunce, hanno portato però non solo alla riduzione della percentuale di grasso, ma anche -inevitabilmente- di massa cellulare metabolicamente attiva, con abbassamento della spesa energetica a riposo e maggior rischio di recuperare il grasso perso dopo qualche eccesso di troppo.
Pertanto, la fase di massa (nota anche come bulk) è una fase critica che richiede non poca attenzione da parte di chi la intraprende, ma anche da parte di chi la struttura. Il criterio, infatti, è quello di aumentare l’introito calorico, con particolare riguardo alla qualità dei nutrienti, al timing di assunzione e alla distribuzione degli alimenti nella settimana. Non si riduce tutto al “ora posso mangiare di più”, almeno se l’intenzione è quella di non sporcare il fisico con grasso difficile da smaltire, specie se ci si costruisce muscolo sopra.
Infatti, la fase di massa, oltre a prevedere un arricchimento calorico, è associata ad un cambiamento della tipologia ed intensità dell’allenamento, costituito dall’aumento del carico dei pesi utilizzati, nonché dall’introduzione di esercizi di resistenza, con abbattimento del tempo dedicato all’attività aerobica. Pertanto, sebbene i grassi vengano veicolati come substrato energetico dopo l’esaurimento delle riserve di glicogeno, non è opportuno esagerare con l’accumulo se si vuole evitare di ritrovarsi a combattere con una tartaruga ingrassata al posto dell’addome.
In conclusione, bisogna evitare il fai-da-te e l’affidarsi a personale qualificato così da garantirsi un percorso pulito, ben strutturato e soddisfacente per chi lo segue.
